Riqualificazione del Pirellino, torre botanica, ponte-serra. Boeri raddoppia, o meglio triplica, a sette anni del successo mondiale del suo Bosco Verticale a Milano. Ora – sempre a Milano, sempre in zona Porta Nuova – è stato presentato il nuovo progetto in collaborazione con Elizabeth Dillerper: il recupero e l’ampliamento del famoso edificio a torre degli anni Sessanta sopra alla fermata della metro Gioia che è stato sede, fino al 2015, degli uffici comunali.
Coima ha acquistato il complesso nel 2019 per la cifra di 175 milioni di euro e ha organizzato un concorso a cui hanno partecipato ben 359 studi di architettura. Il progetto vincente è stato quello di Stefano Boeri Architetti e dello studio Diller Scofidio + Renfro, che comprende una nuova torre verde residenziale, la ristrutturazione del Pirellino con futura destinazione a uffici e la conversione dell’attuale cavalcavia in una serra aperta al pubblico.
La riqualificazione del Pirellino e del cavalcavia
La struttura di base del ponte e del mini grattacielo storico resterà fondamentalmente invariata, mentre la torre botanica verrà edificata da zero. Secondo le stime, l’investimento di Coima per la costruzione ammonta a quasi un miliardo di euro e terrà impegnati ben 5mila posti di lavoro.
Gli architetti hanno optato per la riqualificazione totale degli impianti del Pirellino, volta a migliorarne l’efficienza e la sostenibilità. Vista la pianta ristretta, poi, l’idea è quella di ampliare la superficie dei piani, a partire dal settimo. La facciata in calcestruzzo a sud sarà ristrutturata mentre quella a nord verrà estrusa e ridisegnata con un aspetto cristallino.
Il ponte che sovrasta via Melchiorre Gioia sarà invece rivoluzionato e trasformato in una vera e propria serra dove i cittadini milanesi potranno immergersi nella natura, rilassarsi e godere delle migliaia di piante coltivate al suo interno. Questo passaggio verde sopraelevato è stato concepito come un’estensione della Biblioteca degli Alberi, il grande parco milanese di Porta Nuova che ora è diviso in due da via Melchiorre Gioia e che potrebbe essere riconnesso proprio grazie al nuovo ponte-serra
Il nuovo Orto Verticale
La nuova costruzione sarà un edificio in acciaio e legno alto 110 metri e comprenderà oltre 1.700 metri quadri di vegetazione ripartita sui vari piani. I nomi già dati alla torre – Orto verticale o Torre botanica – derivano direttamente dalle parole di Boeri, che prevede una vegetazione più razionale rispetto al Bosco verticale: un verde più legato alla tradizione del giardino all’italiana e al concetto di orto botanico.
Le piante saranno in grado di assorbire una grande quantità di smog, rilasciando allo stesso tempo nove tonnellate di ossigeno nell’atmosfera ogni anno. La struttura, infine, ospiterà uffici pubblici e abitazioni che sfrutteranno l’energia prodotta da 2.770 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, in grado di coprire circa il 65% del fabbisogno complessivo.