Dopo aver visto Nomadland – che quest’anno ha vinto l’oscar per miglior film – ci siamo tutti chiesti come può essere la vita da “nomadi”. La regista Chloé Zhao ci ha mostrato come negli Stati Uniti questo fenomeno sia molto diffuso, soprattutto tra persone non più giovani, che si spostano su “case con ruote”, ovvero furgoni arrangiati a camper. L’obiettivo è quello di seguire le rotte dei lavori stagionali che richiedono manodopera precaria e a basso costo.
In molti sono stati costretti a intraprendere questo stile di vita per l’impossibilità di mantenere una casa, o un lavoro. Altri sono nomadi per scelta, in cerca di libertà, di una nuova frontiera che vada oltre i vincoli economici della società tradizionale. Altri ancora sono “nomadi digitali” e di vincoli non ne hanno. Sono solo spinti dal desiderio di una dimora in movimento, eco e minimalista.
Tiny house, case piccole e case su ruote
Il tiny house movement è un vero e proprio movimento architettonico. Incoraggia a vivere una vita più semplice in uno spazio più piccolo. E magari in mezzo alla natura, vista la situazione pandemica dovuta al Covid-19. Da questa filosofia derivano mini case di design – soprattutto case con ruote – che vanno molto su Instagram, e che vengono illustrate in libri come “Tiny House. Live small, dream big”.
Le tiny house sono piccole abitazioni – di massimo 30 metri quadri – ideali per un mondo in costante movimento. La sempre maggiore richiesta ha spinto i produttori a realizzare vere e proprie mini case su ruote, e anche Ikea ha cavalcato l’onda proponendo il suo primo modello: Tiny Home Project. Non solo per viverci anni, ma anche per passarci una vacanza sostenibile.
La casa Ikea è pensata per cambiare stile di vita, per fare smart working in modo sostenibile e per viaggiare lavorando. Nulla a che fare con lo scenario post crisi economica raccontato da Nomadland. In primis, perché la casa su ruote non costa poco (il prezzo parte da 40 mila dollari, senza mobili). Ma in qualche modo lo spirito rimane quello del “nomadismo” (anche se digitale).
Una casa su ruote di 17 metri quadri
La mini casa Ikea misura 17,37 metri quadri di superficie. Si compone di un living-camera da letto, una cucina e un bagno. Il tutto arredato con mobili Ikea, ovviamente. Tiny Home Project è stata realizzata insieme alla statunitense Escape Homes, che negli anni si è specializzata in case di piccole dimensioni.
Nonostante lo spazio ridotto, sono numerosi i contenitori nel mobile della cucina e le mensole vicino al soffitto. La casa su ruote può essere attaccata a un veicolo per essere portata in qualsiasi luogo. Insomma, è un’idea per tutti quei “nomadi digitali” che vogliono vivere in continuo movimento. Soprattutto ora che lo smart working è destinato rivoluzionare le abitudini lavorative.
Casa Ikea, materiali e sostenibilità
Gli esterni della casa Ikea sono rivestiti con legno di pino trattato con una tecnica di ispirazione giapponese, la Shou Sugi Ban, che “brucia” il materiale per renderlo più resistente agli agenti atmosferici, all’attacco dei parassiti, all’acqua e al fuoco stesso. Lo stesso legno di pino si trova anche all’interno, ma trattato diversamente. Venature a vista per pavimento-soffitto-ripiani-mensole e pittura bianca per le pareti.
Sono stati utilizzati in maggioranza materiali riciclati e rispettosi dell’ambiente, come nel caso della cucina derivata da plastica riutilizzata oppure dei già citati pannelli di legno, proveniente da alberi coltivati in modo sostenibile. La casa su ruote è alimentata da energia solare grazie ai pannelli sul tetto mentre le lampadine sono a Led a basso consumo, che permettono un risparmio energetico fino all’85%.