Un nucleo, uno spazio interstiziale, una membrana. Potrebbe essere la descrizione di una cellula e invece è quella del Biodome, museo della scienza a Montreal che immerge il visitatore in diversi ecosistemi ricostruiti in modo autentico.
Come mai la similitudine con una cellula? Perché gli spazi storici dell’edificio – ex Velodromo costruito per i Giochi Olimpici del 1976 – sono stati riqualificati dallo studio Kanva attraverso la creazione di un nucleo “vivo” che si discosta con rispetto dall’involucro preesistente in cemento armato.
In pratica, il nuovo volume interno – che ospita gli animali – non intacca la forma originale del 1976 e mantiene intatto il colpo d’occhio unitario e maestoso della storica struttura. Vengono liberate tutte le superfici esistenti, compreso il tetto dell’edificio composto da grandi lucernari che portano abbondante luce naturale al nucleo dell’edificio.
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Il nucleo del Biodome
Il volume interno comprende più spazi che definiscono i diversi ecosistemi per gli animali. Insistendo nel paragone con una cellula, questo nucleo è ricoperto con una vera e propria membrana: una pelle prefabbricata e biofila curvata e tesa intorno a una leggera struttura in alluminio. Rigorosamente bianca, per riflettere la luce che proviene dai lucernari.
La purezza dei volumi contrasta con il cemento strutturale originale e ne esalta la struttura. L’effetto per il visitatore è quello di pura neutralità che ispira calma e astrazione. Una sensazione che cambia in modo radicale quando si entra a scoprire la realtà multisensoriale digli ecosistemi interni alle strutture in alluminio.
Percorso dinamico in uno spazio vivente
Ma non è finita qui. Il volume del nucleo è disegnato in modo da formare percorsi dinamici per raggiungere i cinque ecosistemi del Biodome, che ospitano più di 250 mila animali e 500 specie di piante. Partendo dalla rilassante Hall, la bianca pelle ondulata dei volumi incanala i visitatori in un tunnel di 10 metri che conduce a una corte centrale, da cui si diramano i passaggi ai diversi ecosistemi.
Questi passaggi sono stati chiamati eco-transiti e al loro termine presentano una porta automatica che immette il visitatore in uno spazio velato da tende di perline. Passando attraverso il filtro luccicante ci si rende conto di sentire nuovi odori, suoni ed essere esposti ad un nuovo tipo di clima.
È possibile anche raggiungere la sommità degli ecosistemi, attraverso passerelle che conducono sul tetto del bianco nucleo del Biodome. Questo livello superiore funge anche da piano tecnico, con mostre educative interattive e approfondimenti sugli elaborati macchinari necessari per preservare i delicati ecosistemi della struttura.
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LA SCHEDA
Progetto: Biodome
Luogo: Montreal, Canada
Progettista: Kanva
Fine lavori: 2020
Crediti fotografici: ©Marc Cramer, dove non specificato