Di Recovery Plan ne abbiamo sentito parlare per lungo tempo alla fine del governo Conte, ma una volta rimpiazzato con Mario Draghi, questo tema è caduto nel dimenticatoio dei nostri quotidiani nazionali. Tuttavia, il Recovery Plan procede e anche la nostra cugina francese ha presentato il suo piano di ripresa che mostra particolare attenzione per il tema della sostenibilità ambientale.
Che cosa prevede il Recovery Plan francese?
La Francia ha deciso di investire 100 miliardi di euro sul piano “France relance”, che si basa su azioni mirate suddivise in 3 punti principali: Ecologia, Competitività, Coesione territoriale e sociale. Ci saranno 4 progetti mirati alla transizione ecologica, che occuperà il 50% del budget:
- Energia e Tecnologia verde
- Ecologia e Biodiversità
- Infrastrutture e Mobilità verde
- Rinnovazione Energetica
Nella conferenza stampa in cui il Ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire ha presentato il Recovery Plan, a proposito del budget di spesa per la transizione ecologica, ha dichiarato:
“L’obiettivo è di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas del 55% rispetto ai livelli del 1990”.
Parte delle misure da adottare per realizzare quest’obiettivo è l’approvazione della legge sul cambiamento climatico che il Parlamento Francese. In Parlamento è passata, ma ancora deve completare il suo iter al Senato. La legge prevede, tra le varie norme, il divieto di riscaldatori a gas nei classici ristoranti all’aperto francesi, l’introduzione di un menù vegetariano una volta a settimana nelle scuole.
Che cosa fanno le altre nazioni?
La Germania ha deciso di presentare il suo Recovery Plan insieme alla Francia, in una conferenza stampa congiunta insieme al ministro tedesco Olaf Scholz. Anche in questo caso il limite minimo di spesa green fissato dall’UE al 37%, è stato rispettato. Infatti il Paese ha stanziato il 40% delle sue risorse su cambiamento climatico e sostenibilità. I fondi di Next Generation Eu della Germania ammontano a 27,9 miliardi. Verranno investiti in progetti per la mobilità elettrica, incentivi per uso di auto green ed la trasformazione energetica degli edifici.
E l’Italia? Il Recovery Plan italiano prevede il 40% di investimenti green e il 27% sul digital. Sono 69 i miliardi che l’Italia dedica alla rinnovazione verde e transizione ecologica. Le misure in campo? Idrogeno verde, mobilità locale sostenibile, riqualificazione edile sulla base dell’efficienza energetica, tutela delle risorse.
Insomma, sulla carta, l’Italia è stata al passo con gli altri Paesi. Ma, sarà abbastanza?