La prima nave da crociera alimentata a idrogeno salperà presto dai nostri porti. L’accordo è stato raggiunto tra Fincantieri, MSC Crociere e Snam. Ci vorranno 12 mesi di tempo affinché le aziende decidano i protocolli da utilizzare per la realizzazione della nave. Dopodiché verrà stipulato l’accordo e inizierà la costruzione.
La nave da crociera a idrogeno
L’uso dell’idrogeno per questo tipo di imbarcazione è un esempio unico al mondo. Infatti, le navi da crociera sono le più inquinanti in assoluto: utilizzano olio combustibile pesante e inquinano quanto un milione di automobili. Basti pensare che una di medie dimensioni brucia 150 mila tonnellate di carburante al giorno, con i motori al massimo si arriva anche a 250 mila.
Sono cifre preoccupanti. Nel 2020 il trasporto marittimo è stato responsabile del 3% delle emissioni di CO2. Questo progetto di Fincantieri, MSC Crociere e Snam può mettere in campo un’alternativa valida e ridurre sensibilmente l’inquinamento ambientale prodotto da queste imbarcazioni.
Entro il 2022 verrà stabilito dalle tre aziende come procedere. Bisogna stabilire come rinnovare gli spazi a bordo per far entrare le nuove attrezzature ad H2. Inoltre vanno calcolati i parametri tecnici e compiuta un’analisi tecnica. Insomma, c’è molto da fare per rendere realtà la nave da crociera a idrogeno, ma il guadagno per tutti è palese.
L’impegno aziendale comune
Se questo progetto andasse a buon fine, MSC si troverebbe in vantaggio per il suo piano di decarbonizzazione. Infatti l’obiettivo è arrivare al 2050 senza più navi da crociera MSC alimentate con carbonio. Il direttore esecutivo della Divisione Crociere di MSC, Pierfrancesco Vago, ha così commentato:
“Come azienda che da tempo pone al centro la sostenibilità ambientale. Vogliamo essere in prima linea nella rivoluzione energetica per il nostro settore e l’idrogeno può contribuire notevolmente in questo campo”.
Anche l’italiana Fincantieri è nel segno del green. Infatti, punta a ridurre al minimo le emissioni inquinanti anche attraverso una migliore gestione dei rifiuti. Giuseppe Bono, amministratore delegato, ha così commentato:
“Ogni occasione per sviluppare nuove soluzioni e tecnologie è per noi fonte di crescita. Questo ci permette di proporre ai nostri clienti il meglio dell’innovazione per contribuire a ridurre al minimo l’impatto ambientale“.