Italiani lettori: impenna il digitale, frena la carta

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Tra le varie consuetudini riprese o addirittura stravolte che questa pandemia ha causato, anche l’attività di lettura è stata oggetto di disamina. D’altronde, il fatto di rimanere forzatamente in casa ha aumentato la possibilità di riscoprire usanze tipiche all’interno delle proprie mura domestiche, o magari consolidarle, o magari ancora scoprirle.

Vuoi per l’impossibilità di uscire, vuoi per questa tendenza sempre più pubblicizzata di affrontare il mondo del digitale, gli italiani si sono avventurati con risultati se vogliamo positivi. Dall’abbonamento dei quotidiani in formato digitale, all’impennata degli ebook, i numeri sorridono. Dalle dichiarazioni dei lettori sondaggiati nella settimana dal 20 al 26 ottobre è emerso un aumento del 3% per quanto riguarda l’interesse nella lettura (da 58% nel 2019 a 61% nel 2020) e un leggero ma significativo incremento nel digitale (+4% per quanto riguarda gli ebook, +6% sugli audiolibri). Sono 2,3 milioni gli italiani che hanno acquistato per la prima volta un ebook mentre, sempre per quanto riguarda i numeri ma questa volta inerenti al mondo della carta, ad aver acquistato il loro primo libro online sono 3,4 milioni.

A proposito di librerie: se nel 2019 gli italiani che le frequentavano erano il 74%, crollati poi a maggio al 20% complici anche tutte le varie restrizioni imposte, a ottobre il numero è tornato a salire attestandosi al 67%. In sintesi: il piacere (e dovere) della lettura non ha conosciuto crisi. È cambiata – sta cambiando – la modalità di approccio a questo mondo, in termini di comodità, modernità, risparmio.

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