“Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito”. È un proverbio piuttosto calzante con le polemiche imbarazzanti che si stanno susseguendo in merito all’atto di beneficenza che Federico Lucia, in arte Fedez, ha deciso di compiere.
È incredibile e singolare che con tutti i problemi che l’Italia sta affrontando, un gesto di semplice altruismo da parte di un noto personaggio possa aver alimentato un caso che ha fatto tanto rumore e scomodato diverse persone più o meno note, che non hanno mancato di redarguirlo – come se fosse quasi loro dovere fare – sul fatto che questa beneficenza sia stata pubblicizzata e, di riflesso, lui autopubblicizzatosi.
I fatti sono due: o la Lamborghini, il mezzo menzionato da Fedez stesso nel video in cui ha annunciato il gesto compiuto, ha pagato il noto personaggio (ma il mezzo gli appartiene già), oppure lo stress di questo periodo che la situazione virus, la frenesia pre-natalizia, le preoccupazioni inerenti il futuro prossimo di noi tutti stanno incrementando è tale da dover per forza di cose trovare un capro espiatorio per vomitare tutto quanto si sta accumulando.
Non si spiegherebbe altrimenti. Come si fatica a spiegare quanto il “come mezzo” (in Lamborghini) o il “come modalità” (fare beneficenza in silenzio oppure no) abbia potuto prevaricare sul “chi” (Fedez), “quanto” (5.000€), “a chi” e “perchè”. Ma, soprattutto, sul cosa: il fatto stesso di averla fatta.
Perchè tutto questo? Non lo sappiamo. Crediamo poco al fatto che Fedez voglia farsi pubblicità, a meno che sotto sotto non sia un enorme egocentrico o narcisista, dal momento che non sussisterebbero i motivi per cui uno perennemente sulla cresta dell’onda necessiti di ulteriori attenzioni. Verrebbe piuttosto da pensare all’esemplarità di un gesto che, una volta menzionato e giunto all’orecchio delle persone, possa magari essere replicato. Non è in fondo l’atmosfera di Natale a renderci tutti più buoni?