L’Efsa ha detto sì. Secondo l’European food safety authority, le locuste migratorie possono essere consumate sulle nostre tavole. Da piaga d’Egitto a nouvelle cuisine il passo è breve. Gli insetti come cibo, infatti, non sono più una novità da quando è stato dato il via libera al consumo della tarma della farina. Ma spieghiamo le ragioni di queste scelte.
Insetti come cibo proteico
Fino a poco tempo fa se aveste proposto a un Europeo di mangiare locuste al ristorante vi avrebbe guardato come se foste pazzi. Ma ora, con l’ok dell’Efsa, entrano a pieno titolo nella cerchia degli alimenti commestibili: le locuste migratorie saranno inserite come novel food in Europa.
Si parla di insetti come cibo proteico. Le locuste, infatti, sono composte da acqua, chitina, grassi e un gran numero di proteine. Il documento dell’Efsa è stato realizzato a seguito di un’accurata valutazione scientifica che ha preso in considerazione quattro aspetti: nutrizionale, chimico, biologico e tossicologico.
Non c’è alcun rischio per l’uomo nel consumo di locuste. È stata scartata la possibilità di reazioni allergiche se ci si attiene alle indicazioni fornite dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare. L’uso consigliato è congelato, essiccato, sotto forma di snack oppure mescolato ad altri alimenti. Insomma, gli chef si possono sbizzarrire.
L’amore per i cibi più esotici e particolari oggi è quasi una moda. Mangiarli è un segno di distinzione, da esibire e instagrammare. Se i reality nei paesi asiatici come Pechino Express hanno sdoganato le scelte gastronomiche dei paesi lontani, i food influencer hanno liberato la fantasia. In un mondo sempre più globalizzato il mix di cibo e culture è una conseguenza obbligata.
La sostenibilità delle locuste
Un altro aspetto del consumo di insetti come cibo è la sostenibilità ambientale. Questo genere di alimenti comportano un impatto minore sull’ambiente rispetto – per esempio – alla produzione della carne. Nel momento in cui i rischi per l’assunzione degli insetti si riducono a zero, scegliere una cucina “alternativa” è un guadagno: si risparmia sulle emissioni di CO2 e si salvaguardano specie animali a rischio.
Tuttavia bisogna ricordare che il parere dell’Efsa non determina l’immissione nel mercato europeo delle locuste. Per la commercializzazione bisogna aspettare l’autorizzazione dell’Unione Europea. Ma, visto il parere dell’Efsa, le probabilità che avvenga sono molto alte.