Il mondo della moda e del design sono fra i settori con il maggiore impatto ambientale. Un triste primato che pesa sempre di più ed è diventato insostenibile per le alcune coscienze, che oggi si stanno risvegliando con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici. Per contribuire a diminuire le emissioni di CO2 e lo spreco di materiali, molti brand e stilisti dell’alta moda stanno iniziando a collaborare tra di loro per creare prodotti che rispettino l’ambiente. Vediamo quali sono i grandi marchi attivi in questo senso e come hanno deciso di agire. Perché, sì, un’alta moda sostenibile è possibile.
Riciclo in primis
Mini e Paul Smith stanno progettando un nuovo modello della famosa casa automobilistica inglese. L’autovettura riuscirà a far combaciare comfort e rispetto per l’ambiente, con interni e rifiniture realizzati interamente con materiali riutilizzati.
“Re-Nylon”, invece, è un nuovo tessuto in nylon riciclato utilizzato da Prada.
La grande convenienza di questo materiale è che può essere riutilizzato all’infinito, risparmiando in questo modo tantissime risorse. Per portare avanti la ricerca e lo sviluppo, Prada ha ottenuto due sostanziosi finanziamenti da Mizuho Bank e da Crédit Agricole.
Allo stesso modo, Zegna propone i tessuti riciclati #UseTheExisting ai propri clienti, organizzati in due linee di abbigliamento: la Modern Tailoring e la Luxury Leisurewear.
Tra le iniziative di maggior successo, poi, c’è quella portata avanti da Virgil Abloh in collaborazione con Evian. Lo stilista statunitense è da sempre attento all’ecosostenibilità dei propri prodotti e anche Evian si è più volte lanciata in campagne di sensibilizzazione, producendo bottiglie in plastica riciclata. Dal loro sforzo comune è nata l’idea di realizzare una bottiglia di acqua un po’ stropicciata, in modo da rappresentare il carattere vissuto e sottolineare come sia realizzata con materiali riciclati.
Moda sostenibile, vegana e inclusiva
Adidas, uno dei più grandi brand per l’abbigliamento al mondo, sta progettando delle nuove sneakers in Mylo, una pelle completamente vegana ricavata dai funghi, per la cui produzione è stata incaricata l’azienda Bolt Threads. Già nel 2020 era stato realizzato un progetto simile con le celeberrime Stan Smith.
Tommy Hilfiger ha presentato “Make It Possible”, mirando all’inclusività per soddisfare la richiesta di tutti i tipi di clienti e produrre vestiti a basso impatto ambientale per una moda sostenibile. Il limite per la realizzazione del progetto è fissato per il 2030. Per riuscire nel proprio intento, l’azienda pubblicherà due iniziative: la pima è “Tommy Hilfiger Adaptive”, una linea di abbigliamento destinata a persone affette da disabilità; la seconda è la “Tommy Hilfiger Fashion Frontier Challenge”, un’iniziativa per fornire supporto alle nuove aziende che tentano di emergere nel mercato.