La carenza di chip sta colpendo svariate aziende e settori che ne richiedono l’utilizzo, tra queste non fa differenza Apple, che a tal proposito si trova costretta a ridurre la produzione prevista per il suo nuovo iPhone 13 secondo un rapporto di Bloomberg.
L’azienda di Cupertino aveva originariamente pianificato di produrre 90 milioni di iPhone negli ultimi mesi del 2021, ma secondo quanto riferito starebbe riducendo quel numero di 10 milioni ( circa l’11%) a causa di problemi di fornitura con i chip di Broadcom e Texas Instruments.
Un completo smontaggio eseguito da iFixit, mostra che Texas Instruments e Broadcom sono parte di diversi componenti chiave di Iphone 13, inclusi i chip che gestiscono la gestione dell’alimentazione del display, il laser di Face ID, la connettività USB, l’alimentazione wireless e altro ancora.
L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, aveva già riferito che ci sarebbero stati dei problemi di fornitura di chip, dichiarando che l’azienda avrebbe fatto tutto il possibile per far rientrare il problema.
Sembra però che anche con i migliori sforzi, Apple non riesca a mettere insieme i componenti fisici di cui ha bisogno per realizzare abbastanza iPhone 13.
Una stima di produzione ridotta non può altro che far pensare a tempi di attesa più lunghi e che probabilmente sarà ancora più difficile trovare un iPhone 13 (già difficile da reperire) nei prossimi mesi.