Alzi la mano chi, in questi ultimi anni, non ha mai sentito parlare di 5G. Dai Paesi Bassi arriva una novità importante in merito alla sua applicazione. Quale, di preciso? Il primo tatuaggio al mondo effettuato a distanza (grazie alla connessione 5G) da un braccio robotico manovrato da remoto dal tatuatore Wes Thomas, che ha espresso la sua arte sul braccio dell’attrice Stijn Fransen.
Un progetto nato in pieno lockdown
Nel novero delle tante idee che potrebbero cambiare la vita agli operatori dei settori fermi a causa delle restrizioni rientra anche un progetto che strizza l’occhio ai tatuatori.
Nello specifico, parliamo del lavoro del tatuatore londinese Wes Thomas che, con l’aiuto dell’esperto di robotica Noel Drew, ha messo a punto il “braccio robotico” utilizzato per tatuare l’attrice.
Come specificato dal tatuatore, nell’ambito di un’intervista rilasciata a PCMag, per il processo di sviluppo sono state necessarie circa sei settimane. Drew ha anche sottolineato come il processo di calibrazione del braccio robotico prima dell’esecuzione vera e propria del tatuaggio sia stato piuttosto complicato.
Frutto di un processo di sviluppo che non è partito da alcun kit, il primo tatuaggio a distanza potrebbe costituire una vera e propria rivoluzione.
La tecnologia 5G è all’avanguardia da tempo, ma in questo caso la vede per la prima volta applicata a un’arte che ha attraversato i secoli, senza mai perdere la sua profonda quanto speciale carica espressiva.
Entrando nel vivo del ruolo della connessione 5G, facciamo presente che grazie ad essa il tatuatore ha avuto modo di lavorare in maniera estremamente rapida e con una bassissima latenza.
L’ago utilizzato per il tatuaggio, grazie al ricorso di un potenziometro lineare industriale, è stato gestito con sicurezza in ogni fase, senza andare mai in profondità.
La reazione dell’attrice (e il risultato)
Sempre nel corso dell’intervista sopra citata, il tatuatore ha sottolineato come l’attrice sia stata “semplicemente fantastica” e “incredibilmente calma”. Prima di iniziare, le è stato ovviamente mostrato ogni singolo step del processo in cui sarebbe stata coinvolta.
Il risultato? Un disegno localizzato a livello dell’avambraccio sinistro e caratterizzato da linee precise e pulite. Non c’è che dire: un esito ottimo se si pensa che parliamo del primo esperimento di questo tipo al mondo.