Nei giorni scorsi Twitch, la piattaforma di livestreaming di proprietà di Amazon, ha subito un pesante attacco hacker, con conseguente fuga di dati e di materiale sensibile. Una grave falla nei sistemi di sicurezza che ha portato alla luce alcune realtà sommerse di Twitch stesso, come i guadagni di alcuni streamer e la lista dei creatori digitali che godono di immunità e non devono essere mai bannati.
Il motivo è facilmente intuibile: trattandosi di pezzi grossi, vettori di traffico e dunque di soldi (sponsor e partnership strette tra i canali e la piattaforma), per questi streamer sembrano esistere regole e procedure differenti in caso di controversie. Perciò, giammai il ban!
Dicevamo dei guadagni. I tre canali che hanno incassato di più su Twitch da agosto 2019 a ottobre 2021 sono “CriticalRole”, gestito da due doppiatori e con contenuti di varia natura (9.626.712 dollari); “xQcOw”, che offre contenuti videoludici (8.454.427 dollari) e “summit1g”, dedicato allo streaming di videogiochi (5.847.541 dollari).
E la classifica italiana? Eccola: “Pow3rtv, videogiocatore professionista sponsorizzato dall’Adidas e fondatore di Fnatic, con 1,7 milioni di follower (778.962 dollari); “ilMasseo”, youtuber “urlatore” e bestemmiatore da 1,4 milioni di follower (540.864 dollari) e ZanoXVII, videogiocatore che con 1,3 milioni di follower; i guadagni si riferiscono al periodo tra luglio 2019 e agosto 2021, come specificano Qui Finanza e Il Sole 24 Ore.
Il quotidiano di Confindustria, peraltro, tocca una corda sensibile: le ricadute sul fisco. “I ricavi vanno dichiarati al Fisco e anche inseriti nel monitoraggio del quadro RW essendo provenienti dall’estero. Se non sono dichiarati, scattano non solo le sanzioni per evasione fiscale ma anche per riciclaggio…”, ha spiegato Daniele Tumietto sulle colonne del Sole.