Per le aziende attive nel settore alimentare, la scelta dei packaging giusti è un passaggio non trascurabile. Questi elementi svolgono infatti una triplice funzione: proteggono il prodotto, lo promuovono e ne facilitano lo stoccaggio. Naturalmente, le tre funzioni sono svolte da diverse categorie di imballaggi, identificabili rispettivamente come primari, secondari e terziari.
Sebbene tutte e tre le tipologie di packaging risultino fondamentali per la corretta commercializzazione dei prodotti alimentari, quelli che svolgono il ruolo più importante e, per questo, richiedono la maggiore attenzione nella scelta sono quelli primari, destinati a entrare direttamente in contatto con gli alimenti e a fornire loro protezione dagli agenti esterni.
Per andare sul sicuro e avere la certezza di utilizzare prodotti di qualità, sicuri e conformi alle leggi vigenti, è necessario scegliere prodotti di alta qualità, forniti da aziende specializzate come Volmar Packaging alimentare, la quale offre una vasta scelta di imballaggi, adatti a soddisfare tutte le esigenze di protezione, conservazione e utilizzo.
Che cos’è l’imballaggio primario
Quando si parla di imballaggio primario si fa riferimento a quelle confezioni che entrano direttamente in contatto con cibi o bevande.
La loro funzione è quella di favorire la conservazione degli alimenti, mantenendo inalterata la qualità. Per raggiungere questo risultato, devono essere realizzati con materiali sicuri e compatibili con il contatto con i generi alimentari, in grado di ridurre i rischi di contaminazione e di proteggere i prodotti dall’umidità, dalla luce e da qualsiasi agente esterno possa alterarli e renderli non più idonei al consumo.
Tra quali tipologie è possibile scegliere
Diversamente da quanto avviene per la scelta del packaging secondario, destinato principalmente a promuovere il prodotto, e di quello terziario, il quale risultare funzionale e resistente, l’individuazione dell’imballaggio primario giusto deve tenere conto della shelf life del prodotto, delle sue necessità di conservazione, nonché delle prescrizioni dettate dai Regolamento CE 1935/2004 e 2023/2006.
Data l’estrema importanza della scelta, per non commettere errori è preferibile chiedere consiglio agli specialisti attivi all’interno dell’azienda di packaging scelta. Questi, grazie all’esperienza acquisita nel corso degli anni, alla conoscenza delle normative e a quella delle caratteristiche dei materiali utilizzati, potranno offrire tutto il supporto indispensabile per scegliere l’imballaggio giusto tra:
- film rigidi: ideali per numerosi prodotti deperibili, nonché per pasta fresca, snack e via dicendo, i film rigidi sono disponibili in numerose versioni, ognuna adatta a conservare al meglio determinati alimenti;
- film flessibili: questa tipologia di imballaggio si presta bene alla conservazione di prodotti a lunga conservazione, ma anche alimenti deperibili e prodotti per animali domestici;
- carta accoppiata: si tratta della scelta perfetta per prodotti gastronomici, piatti pronti, creme e marmellate;
- buste sottovuoto: dai prodotti gastronomici a quelli per gli animali domestici, passando per frutta secca, latticini e riso, sono davvero tanti i prodotti alimentari che possono essere confezionati in buste sottovuoto;
- bag in box: si tratta della scelta numero uno per il corretto confezionamento di prodotti liquidi o semiliquidi, dal vino alle salse.
Oggi, inoltre, i produttori di generi alimentari possono decidere di abbracciare l’ideologia green, puntando su packaging eco friendly.